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Nel mondo sempre mutevole degli affari, la pianificazione strategica svolge un ruolo cruciale per le imprese di tutte le dimensioni. Nel mondo delle startup, coi trend che mostrano un tasso di fallimento superiore al 90% (dati Startup Genome), la pianificazione strategica diventa un elemento di cruciale importanza per poter far fronte alle sfide dei nuovi imprenditori. Accanto a modelli come il BCG Matrix o il 7-S Model, proposti rispettivamente dal Boston Consulting Group (BCG) e McKinsey, due delle principali società di consulenza al mondo che hanno sviluppato modelli di pianificazione strategica distinti nel corso degli anni, o ancora al Business Model Canvas di Osterwalder, finalmente, possiamo affermare che l’Italia ha la possibilità di ergersi tra i punti di riferimento assoluti nel panorama dei modelli per la pianificazione strategica. Ma vediamo insieme cosa sono questi modelli e cosa rende l’invenzione tutta italiana un servizio all’avanguardia.
Nella pianificazione strategica per startup vengono utilizzati framework, tool o modelli che sono essenziali per le startup durante le fasi iniziali di progettazione e pianificazione aziendale e consistono in matrici, template e sistemi algoritmici, progettati per guidare e supportare le nuove imprese. Nel corso degli anni, abbiamo assistito all’adozione da parte della comunità imprenditoriale e delle aziende di modelli stranieri, come il rinomato Business Model Canvas, che descrive i componenti chiave di un modello di business (tra cui, segmenti di clientela, proposte di valore, canali di distribuzione, relazioni con i clienti, flussi di entrate, risorse chiave, attività chiave, partner chiave e struttura dei costi), progettato dallo svizzero Alexander Osterwalder, oppure le matrici proposte dalle prestigiose società di consulenza statunitensi McKinsey e Boston Consulting Group – rispettivamente, il 7S-Model (un quadro strategico che considera diversi aspetti, tra cui la strategia, la struttura, il sistema, il personale, lo stile, le competenze e i valori condivisi) e il BCG Matrix (che consente alle imprese di valutare i propri prodotti o unità di business in base alla quota di mercato e alla crescita dello stesso).
In questo panorama, un nuovo approccio al planning strategico delle startup emerge grazie al “BMV Canvas“, il modello di pianificazione e valutazione di impresa, ideato da Up2lab, studio italiano di consulenza per startup.
Il modello è descritto nell’omonimo libro, edito da Flaccovio Editore, e offre agli aspiranti imprenditori un approccio diverso rispetto ai modelli tradizionali di strategic planning. “In un panorama in cui circa il 90% delle startup si sono scontrate con il fallimento, è necessario raggiungere un livello di analisi e pianificazione più profondo”, sostiene Vincenzo Benincaso, co-founding & managing partner di Up2lab e dello Studio di Commercialisti Benincaso & Partners.
Ma conosciamo meglio una delle menti dietro a questo modello tutto italiano: professionista di origini Pugliesi trapiantato a Roma, classe ’89 e Scuola LUISS, Vincenzo Benincaso è un Dottore Commercialista ed Innovation Manager MIMIT. Dopo aver co-fondato lo studio Up2lab ormai 7 anni fa, è oggi a capo di uno studio di Commercialisti e Consulenti aziendali con sede nella Capitale e nella sua città natale e ha già aiutato centinaia di Neo-Imprenditori a lanciare il proprio business.
“Dopo anni di esperienza nel campo dell’innovation management e della consulenza alle startup, ho deciso insieme al mio socio e al team up2lab di sfruttare le mie competenze nel campo dello strategic planning e della progettazione di algoritmi per sviluppare un modello che potesse colmare i vuoti presenti nel campo della pianificazione”, ci racconta Benincaso. E continua: “Il Business Model Valuation (BMV), è un sistema basato sul metodo statistico noto come Analytic Hierarchy Process (AHP) ed è uno strumento complementare al tradizionale Business Model Canvas, che consente di ottenere una valutazione quantitativa e dunque un rating del proprio progetto di startup.”
Ma il libro BMV è ben più di una semplice presentazione del modello: il volume si presenta, infatti, come una guida pratica che offre ai lettori gli strumenti e le metodologie per utilizzare efficacemente il BMV. L’obiettivo dichiarato è proprio quello di ridurre drasticamente il rischio di fallimento delle startup, incoraggiando una pianificazione scientifica e orientata al mercato.
“Avviare un’attività imprenditoriale richiede investimenti significativi di tempo e denaro”, sottolinea Benincaso. “Prima di impegnarsi in un percorso entusiasmante, è essenziale avere dati oggettivi e un’analisi completa del settore. Spesso, variabili cruciali vengono trascurate o non valutate, e il nostro modello mira a colmare questa lacuna.”
Ecco quindi che, in un contesto in cui la creazione di nuove imprese può rivelarsi un’impresa rischiosa, la proposta di Benincaso offre agli imprenditori un approccio più ponderato e scientifico per costruire il successo delle loro startup.
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