Siglato accordo tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Aefi. Danese: “Le fiere italiane sono un incubatore naturale di business e leva di crescita per nostri distretti industriali””

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Una collaborazione ampia e trasversale, dall’organizzazione di eventi fino alla comunicazione che, nell’intensificare le iniziative di promozione, consolida il ruolo dell’industria fieristica tricolore, seconda in Europa e quarta al mondo.

Realizzare progetti di valorizzazione dell’eccellenza del sistema fieristico italiano che è vetrina delle imprese manifatturiere ed industriali del nostro Paese e della creatività del sistema imprenditoriale e del design”. È l’obiettivo dichiarato della convenzione recentemente siglata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e Aefi, l’Associazione Esposizioni e Fiere italiane che conta 50 associati con 42 quartieri dove si svolge il 96% delle manifestazioni nazionali e internazionali.  Una collaborazione ampia e trasversale, dall’organizzazione di eventi fino alla comunicazione che, nell’intensificare le iniziative di promozione, consolida il ruolo dell’industria fieristica tricolore, seconda in Europa e quarta al mondo.

Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: “Le fiere che Aefi rappresenta sono molteplici e tutte finalizzate alla promozione delle nostre eccellenze. Il Made in Italy sta assumendo un’accezione sempre più amplia che va al di là di qualunque categorizzazione ristretta. Non è più solo un’etichetta, ma è un marchio che certifica il luogo in cui si produce, ma soprattutto il modo di fare le cose. Per questo sono molto soddisfatto della convenzione siglata, che aprirà Palazzo Piacentini a tante iniziative per valorizzare le eccellenze del sistema fieristico a livello nazionale e internazionale: l’atrio d’onore del Mimit diventerà una vera e propria vetrina di un Made in Italy vivo e contemporaneo”.

La convenzione rafforza la proficua cooperazione già in atto con il ministero delle Imprese e del Made in Italy – commenta il presidente di Aefi, Maurizio Danese (foto) –. Le fiere italiane sono un incubatore naturale di business per i nostri distretti industriali oltre che una leva fondamentale per l’internazionalizzazione delle Pmi. Una missione che ci vede attivi nell’operare a favore del ‘sistema Italia’”.

Le attività indicate nell’accordo sottoscritto vanno dalla realizzazione di mostre, esposizioni e video installazioni all’organizzazione e promozione di eventi di comune interesse anche presso le sedi del Mimit, dalla realizzazione di campagne di comunicazione fino all’individuazione di progetti volti ad agevolare i processi di transizione verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle imprese oltre a ulteriori iniziative in linea con gli obiettivi anche presso altre sedi istituzionali e all’estero.

Ad oggi il calendario delle iniziative promosse dalle diverse realtà fieristiche a Palazzo Piacentini – tra conferenze stampa, presentazioni e mostre – inserite nella convenzione Mimit/Aefi comprende: Futura Expo (Brixia Forum Brescia); Ecomondo (Italian Exhibition Group – Ieg); Futurmotive Expo & Talks (Autopromotec – Bologna); Mida, mostra internazionale dell’artigianato (Firenze Fiera) e Exporivaschuh & Gardabags (Riva del Garda Fierecongressi). 

L’industria fieristica italiana, con i suoi eventi nazionali e internazionali, genera un impatto sui territori – tra servizi, trasporti e ospitalità e salari – quantificabile in 22,5 miliardi di euro l’anno di produzione, per un valore aggiunto stimato in 10,6 miliardi di euro pari allo 0,7% del Pil (ricerca Aefi/ Prometeia, 2022) e sviluppa un turismo fieristico che supera i 10 miliardi di euro l’anno di valore della produzione, corrispondenti ad un valore aggiunto di 4,8 miliardi di euro, con un impatto occupazionale stimabile in circa 90 mila addetti (ricerca Aefi/Prometeia 2023). 

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